Siamo
così ossessionati dalla velocità che ci sforziamo di infilarla in ognuna delle
nostre attività quotidiane, ma
nonostante questo camminare rimane una controtendenza piena di fascino.
Del
resto se la velocità ci chiede di rinunciare a tutto in suo nome, o comunque di
accontentarci di appagare i nostri i bisogni in modo raffazzonato, la lentezza
ci permette di godere appieno di ogni momento, chiedendoci di sacrificare solo
la velocità. Camminare è un ottimo modo per ritrovare quello che ci lasciamo
indietro correndo. E viaggiare a piedi è come uno zoom puntato sulla nostra
percezione dello spazio e del tempo.
Camminando
per circa 180 chilometri da Chivasso a Varazze, passando per boschi e strade
sterrate, asfaltate e sentieri di montagna, guidato da Marco Leone, ho provato
il brivido di sentirmi straniero a casa mia. Una sensazione che pensavo
impossibile senza salire sopra un aereo.
Eppure
siamo solo andati in Liguria, una delle mete più comuni di noi abitanti del
nord Italia.
Non è
stata una passeggiata. Camminare per non meno di 25 chilometri al giorno, con
pensanti zaini sulle spalle, affrontando il caldo, le vesciche ai piedi, oltre
ai vari dolori e la paura di non farcela, è stata una vera prova di resistenza
e determinazione che sono felice di aver portato a compimento.
Spesso
paragoniamo la vita umana a un cammino e credo di aver afferrato il significato
di questa similitudine soltanto alla fine di questa esperienza. La vita è
un’avventura disseminata di meraviglie e imprevisti che possiamo vivere in
solitudine o condividere con altre persone, che ci modella con le sue
difficoltà e le sue gratificazioni e che alla fine ci restituisce cambiati
all’Universo. Il cammino è una breve sintesi di tutto questo e viverlo in
gruppo l’ha reso ancora più significativo. È incredibile quanto sia facile
legarsi a dei perfetti sconosciuti in una condizione simile. In certi momenti
era come se le nostre individualità si fondessero in un’unica entità che
camminava con dodici paia di gambe.
Dopo
sei giorni di camminate, pasti a sacco e notti in tenda, ritrovarsi alla fine
davanti alla spiaggia di Varazze, sfiniti ma contenti, mentre il traffico
rumoreggiava alle nostre spalle, è stato un po' come osservare lo scorrere dei
titoli di coda di un bellissimo film, che come ogni cosa è giunto al termine,
ma che si è legato in modo indissolubile alla tua personalità.
Christian
Sartirana
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