Siamo nati nomadi
il nostro spirito risuona al rintocco dei nostri passi
Il respiro si fa leggero, sempre più lieve .
La nostra mente si solleva si innalza a orizzonti sempre più alti .
La terra chiama .
Antiche memorie riaffiorano dal nostro cuore
La strada è li, di fronte a noi
Un desiderio antico ci pervade
Cos’è il cammino se non la metafora della vita ?
Lasciare il certo per l’incerto
Staccarsi dal conosciuto e immergersi nell’ignoto
Abbandonare il nido … le nostre sicurezze
Ancora una volta , là fuori , qualcosa ci chiama
Certe volte il richiamo è appena sussurrato nel nostro cuore ,pare la voce di un fanciullo
Altre volte è come il tuono e ci scuote il petto
Un vento di passione ci avvolge
E ci ritroviamo sulla strada
Un giorno… un passo
Una vita… un respiro….
Marco
nel 2016... 3516 km
giovedì 29 dicembre 2016
martedì 22 novembre 2016
Aggiornamento APPUNTAMENTI
Calendario prossimi
appuntamenti
Domenica 11 dicembre 2016 Valsusa Trail
Bellissimo percorso nei pressi della Sacra di San Michele km
25 dislivello 1400 D+
Martedi 13 dicembre 2016 uscita notturna Castagneto Po
salita alla croce del Vaj con vin
brulè e panettone
Uscita facilissima !!! Tutti al passo del più lento !!!!!
km 5-6
Martedi 20 dicembre
2016 alla ricerca di Babbo Natale
uscita notturna in centro a Torino ( luci d’artista ) con cioccolata calda a fine passeggiata km 8 circa
14 gennaio 2017 Non
mancate alla …..notte bianca !!!! percorso
di 1,3,7,10,30,40,55 ,57 km a seconda del grado di allenamento in Munfrà partenza da Casalborgone ore 23 pasta party finale per tutti
sabato 19 novembre 2016
Notte Bianca in Munfrà
Sabato 14 gennaio 2017
Trail auto gestito " La Notte Bianca "
Km 57 circa su sentieri e strade bianche
Partenza da Casalborgone ore 23
Arrivo a Casalborgone ore 12
Un mare senza confine di colline, vigneti, boschi, e antiche pievi
Sarà una bellissima avventura in una terra sospesa , incantevole e incantata forse anche un po' dimenticata .
Una " Terra di Mezzo " fra la pianura e il mare
Terra di vigneti e tartufaie , terra che risuona di antichi profumi che vi ruberanno il cuore '
Percorso : Casalborgone , Castagneto Po, Berzano San Pietro , Vezzolano , Aramengo , Tonengo , Piazzo , Lauriano , Casalborgone
Pasta Party Finale
Chiusura iscrizioni 1 gennaio 2017
Trail auto gestito " La Notte Bianca "
Km 57 circa su sentieri e strade bianche
Partenza da Casalborgone ore 23
Arrivo a Casalborgone ore 12
Un mare senza confine di colline, vigneti, boschi, e antiche pievi
Sarà una bellissima avventura in una terra sospesa , incantevole e incantata forse anche un po' dimenticata .
Una " Terra di Mezzo " fra la pianura e il mare
Terra di vigneti e tartufaie , terra che risuona di antichi profumi che vi ruberanno il cuore '
Percorso : Casalborgone , Castagneto Po, Berzano San Pietro , Vezzolano , Aramengo , Tonengo , Piazzo , Lauriano , Casalborgone
Pasta Party Finale
Chiusura iscrizioni 1 gennaio 2017
Notte Bianca in Munfrà
Sabato 14 gennaio 2017
Trail auto gestito " La Notte Bianca "
Km 57 circa su sentieri e strade bianche
Partenza da Casalborgone ore 23
Arrivo a Casalborgone ore 12
Un mare senza confine di colline, vigneti, boschi, e antiche pievi
Sarà una bellissima avventura in una terra sospesa , incantevole e incantata forse anche un po' dimenticata .
Una " Terra di Mezzo " fra la pianura e il mare
Terra di vigneti e tartufaie , terra che risuona di antichi profumi che vi ruberanno il cuore '
Percorso : Casalborgone , Castagneto Po, Berzano San Pietro , Vezzolano , Aramengo , Tonengo , Piazzo , Lauriano , Casalborgone
Pasta Party Finale
Chiusura iscrizioni 1 gennaio 2017
Trail auto gestito " La Notte Bianca "
Km 57 circa su sentieri e strade bianche
Partenza da Casalborgone ore 23
Arrivo a Casalborgone ore 12
Un mare senza confine di colline, vigneti, boschi, e antiche pievi
Sarà una bellissima avventura in una terra sospesa , incantevole e incantata forse anche un po' dimenticata .
Una " Terra di Mezzo " fra la pianura e il mare
Terra di vigneti e tartufaie , terra che risuona di antichi profumi che vi ruberanno il cuore '
Percorso : Casalborgone , Castagneto Po, Berzano San Pietro , Vezzolano , Aramengo , Tonengo , Piazzo , Lauriano , Casalborgone
Pasta Party Finale
Chiusura iscrizioni 1 gennaio 2017
giovedì 17 novembre 2016
Argento Vivo ....frammenti d'emozioni del 2016
Scatti e frammenti d'emozioni del 2016
sabato 12 novembre 2016
Rivoli...Moncuni...Avigliana
Domenica 20 novembre 2016
Escursione “ Collina
morenica di Rivoli …Moncuni…laghi di Avigliana “
Km 26 circa
La gita si svolge su terreno collinare ( sentieri e strade
bianche )
Prenotazione entro giovedì 17 novembre
Costo euro 10
Per partecipare è necessaria tessera associativa Arci Zeta
sabato 5 novembre 2016
Crescere camminando
WALKING
Il camminare come strumento di
sviluppo personale e professionale
Come nasce l’ipotesi
La storia del termine walking non
è casuale ; risulta meno collegata con un attività di tipo sportivo ed identifica un obbiettivo non solo esterno
ma anche interno ( il percorso dentro di sè )
Il termine camminare è quindi più
funzionale per delineare uno strumento di crescita e di formazione .
Mi sono avvicinato alla camminata
formativa individuando , soprattutto
durante le camminate in solitaria , intensi momenti e passaggi di crescita
personale come per esempio , la gestione delle paure ( del buio, del perdersi,
degli animali, del vuoto ) , il superamento di vincoli e limiti auto imposti , i criteri utilizzati
per decidere in che direzione muoversi , la gestione della fatica e lo sviluppo
della tenacia ecc…
Camminare : un ‘attività antica e simbolica
L’evoluzione ci ha voluto viaggiatori
. Dimorare durevolmente , in caverne o
castelli , è stata più di una condizione sporadica nella storia dell’uomo.
L’insediamento prolungato ha un asse
verticale di circa diecimila anni , una goccia nell’oceano del tempo evolutivo.
Siamo viaggiatori dalla nascita
I pochi popoli primitivi degli
angoli dimenticati della Terra comprendono molto bene questa semplice verità, sono in perpetuo movimento .
Attualmente l’energia umana in
senso stretto , derivante dalle risorse più elementari del corpo camminare,
correre, nuotare ecc.. ) viene stimolata di rado nel corso della vita
quotidiana in rapporto al lavoro , agli spostamenti trovandosi ridotta a pura area di svago e
tempo libero. Questa mancanza intacca pesantemente la visione che l’uomo ha del mondo , limita
il suo campo d’azione nel reale , diminuisce il suo senso di conoscenza dell’io, indebolisce la sua conoscenza delle
cose.
Rispetto al camminare grandi
maestri sono coloro che per secoli hanno percorso la superfice di un essere che
amano , la Terra : gli Indios.
Per questo molti suggerimenti
sull’ applicabilità formativa del camminare ci vengono direttamente da loro.
Come occidentali , tendiamo a
pensare che lo spostamento possieda due punti principali : l’inizio e la fine .
In questo modo un percorso
qualsiasi , sia a piedi che su un veicolo , diventa privo di interesse nei punti intermedi. Quello che conta è
arrivare , meglio se in tempi brevi. La caratteristica di questo tipo di
approccio è l’ansia di arrivare oppure al contrario l’ansia per ciò che si sta
lasciando.
L’uomo moderno trova grandi
difficoltà a collocarsi dove realmente si trova nel : qui ed ora .
Cosi in occidente la camminata è
solo un mezzo per raggiungere un posto, è di solito faticosa e si desidera che termini il più presto possibile .
Il senso di fatica , in realtà ,
dipende più dall’energia sprecata che dall’energia necessaria per camminare .
Sprechiamo energia
concentrandoci soprattutto sui nostri
pensieri invece che sull’attività del nostro corpo.
Camminare in questo modo
disattento , senza auto consapevolezza non solo stanca ma è anche pericoloso.
Per questo la maggior parte delle persone ha paura di camminare in posti che
non conosce , camminare di notte o
semplicemente camminare . L’indio al contrario , dopo secoli di viaggia a
piedi, sa che una camminata è, oltre che un mezzo per arrivare da qualche parte
, il mezzo per essere dove si è e per questo capire meglio chi si è.
Se si dirige da qualche parte sa
che una camminata, per lunga che sia, è fatta
di un passo alla volta . E’ per questo che un indio quando cammina non
guarda in avanti o verso la cima della montagna che sta salendo, ma guarda la
terra sotto i suoi piedi.
Forse è proprio perché camminare è un attività cosi innata ed
antica che possiede tutta una gamma di
connotazioni metaforiche tra le quali
scegliere per costruire attorno ad esse percorsi formativi
·
La camminata come obbiettivo/ meta da
raggiungere ( il futuro , ciò a cui si va incontro )
·
La camminata come allontanamento dal passato (
ciò che si lascia )
·
La camminata come processo di attenzione ( qui
ed ora )
·
La camminata come blocco emotivo da
superare , abbattimento di limiti e
pensieri negativi
( es.. camminata
notturna )
·
La camminata come ritrovamento di valori ( ciò
che è veramente importante )
Camminare aiuta a comprendere il
proprio atteggiamento di fronte al cambiamento ed a sviluppare la capacità di
adattamento ( flessibilità )
Camminare ci permette di vivere ,
attraverso il contatto con la natura tutta una serie di disagi a cui comunemente non siamo più abituati . Il
bosco, il fiume , la montagna
sperimentati in ogni condizione atmosferica pioggia , neve , vento, freddo, sole oppure di notte offrono sensazioni e
percezioni particolari, uniche ed irripetibili permettendoci di confrontarci
con il nostro modo di vivere il disagio e di fronteggiarlo.
Nella mentalità corrente il
contatto con la natura ravvicinato è da evitare , ci sono condizioni precise da
cui mettersi al riparo . Un luogo comune della società moderna iper protettrice
è il “ non esco perché fa freddo, perché piove ,devo stare attento alle
pozzanghere non mi devo sporcare , non devo sedermi per terra non devo
sudare ecc… “ Il fatto di vedere tutto
ciò che non è asciutto soleggiato come qualcosa da evitare ha creato questo blocco mentale che ci impedisce di
vivere appieno tutti i fenomeni naturali e riceverne di conseguenza benefici
sia fisici ( una potente carica energetica ) che emotivi ( una sensazione di
profonda intimità con l’ambiente naturale che ci circonda )
La necessità di affrontare disagi
di tipo climatico ma anche di tipo più interno ( la fatica ) ci permette
innanzi tutto di sperimentarli , di analizzare il proprio modo di affrontarli e
quello impiegato dagli altri , di cogliere come in realtà sia la propria
percezione soggettiva della situazione a renderla piacevole o spiacevole .
Camminate di una certa lunghezza
fanno emergere un nuovo modo di vivere il tempo . Chi cammina si colloca
piuttosto che nello spazio nel tempo scandito da tutta una serie di eventi di
cui si riappropria ( i pasti , il riposo, il sonno , le funzioni fisiologiche ,
il silenzio )
La variabile del tempo può essere
stressata progettando camminate senza un obbiettivo finale , senza una meta
definita in modo che i partecipanti acquisiscano consapevolezza su un modo di vivere il tempo completamente
diverso da quello quotidiano . Abituati a muoverci in una vita che sembra una
ladra di tempo , come reagiamo e gestiamo un ‘abbondanza di tempo ? come
riempiamo il vuoto che si crea ?quali sentimenti emergono ?
L’attività del camminare fa
esplodere la variabile del ritmo con cui individui e gruppo nel complesso si
stanno muovendo . Indipendentemente dalla fatica provata e dal tipo di
allenamento pregresso, durante una camminata alcuni tendono a “ correre” a discapito di una lentezza consapevole . In
questo senso camminare è una bella metafore dell’esistenza , qualcosa di
incompiuto che sfida continuamente lo
squilibrio.
Tecniche di cammino
·
MINDFULLNESS
WALKING
·
INDIAN WALKING
Crescere camminando
WALKING
Il camminare come strumento di
sviluppo personale e professionale
Come nasce l’ipotesi
La storia del termine walking non
è casuale ; risulta meno collegata con un attività di tipo sportivo ed identifica un obbiettivo non solo esterno
ma anche interno ( il percorso dentro di sè )
Il termine camminare è quindi più
funzionale per delineare uno strumento di crescita e di formazione .
Mi sono avvicinato alla camminata
formativa individuando , soprattutto
durante le camminate in solitaria , intensi momenti e passaggi di crescita
personale come per esempio , la gestione delle paure ( del buio, del perdersi,
degli animali, del vuoto ) , il superamento di vincoli e limiti auto imposti , i criteri utilizzati
per decidere in che direzione muoversi , la gestione della fatica e lo sviluppo
della tenacia ecc…
Camminare : un ‘attività antica e simbolica
L’evoluzione ci ha voluto viaggiatori
. Dimorare durevolmente , in caverne o
castelli , è stata più di una condizione sporadica nella storia dell’uomo.
L’insediamento prolungato ha un asse
verticale di circa diecimila anni , una goccia nell’oceano del tempo evolutivo.
Siamo viaggiatori dalla nascita
I pochi popoli primitivi degli
angoli dimenticati della Terra comprendono molto bene questa semplice verità, sono in perpetuo movimento .
Attualmente l’energia umana in
senso stretto , derivante dalle risorse più elementari del corpo camminare,
correre, nuotare ecc.. ) viene stimolata di rado nel corso della vita
quotidiana in rapporto al lavoro , agli spostamenti trovandosi ridotta a pura area di svago e
tempo libero. Questa mancanza intacca pesantemente la visione che l’uomo ha del mondo , limita
il suo campo d’azione nel reale , diminuisce il suo senso di conoscenza dell’io, indebolisce la sua conoscenza delle
cose.
Rispetto al camminare grandi
maestri sono coloro che per secoli hanno percorso la superfice di un essere che
amano , la Terra : gli Indios.
Per questo molti suggerimenti
sull’ applicabilità formativa del camminare ci vengono direttamente da loro.
Come occidentali , tendiamo a
pensare che lo spostamento possieda due punti principali : l’inizio e la fine .
In questo modo un percorso
qualsiasi , sia a piedi che su un veicolo , diventa privo di interesse nei punti intermedi. Quello che conta è
arrivare , meglio se in tempi brevi. La caratteristica di questo tipo di
approccio è l’ansia di arrivare oppure al contrario l’ansia per ciò che si sta
lasciando.
L’uomo moderno trova grandi
difficoltà a collocarsi dove realmente si trova nel : qui ed ora .
Cosi in occidente la camminata è
solo un mezzo per raggiungere un posto, è di solito faticosa e si desidera che termini il più presto possibile .
Il senso di fatica , in realtà ,
dipende più dall’energia sprecata che dall’energia necessaria per camminare .
Sprechiamo energia
concentrandoci soprattutto sui nostri
pensieri invece che sull’attività del nostro corpo.
Camminare in questo modo
disattento , senza auto consapevolezza non solo stanca ma è anche pericoloso.
Per questo la maggior parte delle persone ha paura di camminare in posti che
non conosce , camminare di notte o
semplicemente camminare . L’indio al contrario , dopo secoli di viaggia a
piedi, sa che una camminata è, oltre che un mezzo per arrivare da qualche parte
, il mezzo per essere dove si è e per questo capire meglio chi si è.
Se si dirige da qualche parte sa
che una camminata, per lunga che sia, è fatta
di un passo alla volta . E’ per questo che un indio quando cammina non
guarda in avanti o verso la cima della montagna che sta salendo, ma guarda la
terra sotto i suoi piedi.
Forse è proprio perché camminare è un attività cosi innata ed
antica che possiede tutta una gamma di
connotazioni metaforiche tra le quali
scegliere per costruire attorno ad esse percorsi formativi
·
La camminata come obbiettivo/ meta da
raggiungere ( il futuro , ciò a cui si va incontro )
·
La camminata come allontanamento dal passato (
ciò che si lascia )
·
La camminata come processo di attenzione ( qui
ed ora )
·
La camminata come blocco emotivo da
superare , abbattimento di limiti e
pensieri negativi
( es.. camminata
notturna )
·
La camminata come ritrovamento di valori ( ciò
che è veramente importante )
Camminare aiuta a comprendere il
proprio atteggiamento di fronte al cambiamento ed a sviluppare la capacità di
adattamento ( flessibilità )
Camminare ci permette di vivere ,
attraverso il contatto con la natura tutta una serie di disagi a cui comunemente non siamo più abituati . Il
bosco, il fiume , la montagna
sperimentati in ogni condizione atmosferica pioggia , neve , vento, freddo, sole oppure di notte offrono sensazioni e
percezioni particolari, uniche ed irripetibili permettendoci di confrontarci
con il nostro modo di vivere il disagio e di fronteggiarlo.
Nella mentalità corrente il
contatto con la natura ravvicinato è da evitare , ci sono condizioni precise da
cui mettersi al riparo . Un luogo comune della società moderna iper protettrice
è il “ non esco perché fa freddo, perché piove ,devo stare attento alle
pozzanghere non mi devo sporcare , non devo sedermi per terra non devo
sudare ecc… “ Il fatto di vedere tutto
ciò che non è asciutto soleggiato come qualcosa da evitare ha creato questo blocco mentale che ci impedisce di
vivere appieno tutti i fenomeni naturali e riceverne di conseguenza benefici
sia fisici ( una potente carica energetica ) che emotivi ( una sensazione di
profonda intimità con l’ambiente naturale che ci circonda )
La necessità di affrontare disagi
di tipo climatico ma anche di tipo più interno ( la fatica ) ci permette
innanzi tutto di sperimentarli , di analizzare il proprio modo di affrontarli e
quello impiegato dagli altri , di cogliere come in realtà sia la propria
percezione soggettiva della situazione a renderla piacevole o spiacevole .
Camminate di una certa lunghezza
fanno emergere un nuovo modo di vivere il tempo . Chi cammina si colloca
piuttosto che nello spazio nel tempo scandito da tutta una serie di eventi di
cui si riappropria ( i pasti , il riposo, il sonno , le funzioni fisiologiche ,
il silenzio )
La variabile del tempo può essere
stressata progettando camminate senza un obbiettivo finale , senza una meta
definita in modo che i partecipanti acquisiscano consapevolezza su un modo di vivere il tempo completamente
diverso da quello quotidiano . Abituati a muoverci in una vita che sembra una
ladra di tempo , come reagiamo e gestiamo un ‘abbondanza di tempo ? come
riempiamo il vuoto che si crea ?quali sentimenti emergono ?
L’attività del camminare fa
esplodere la variabile del ritmo con cui individui e gruppo nel complesso si
stanno muovendo . Indipendentemente dalla fatica provata e dal tipo di
allenamento pregresso, durante una camminata alcuni tendono a “ correre” a discapito di una lentezza consapevole . In
questo senso camminare è una bella metafore dell’esistenza , qualcosa di
incompiuto che sfida continuamente lo
squilibrio.
Tecniche di cammino
·
MINDFULLNESS
WALKING
·
INDIAN WALKING
venerdì 14 ottobre 2016
mercoledì 12 ottobre 2016
PoMonf
Po Monf
Nasce un nuovo percorso nel cuore del Monferrato
Il percorso si snoda fra Casalborgone , Castagneto Po, Berzano , Aramengo, Tonengo, Piazzo e Lauriano per un totale di 52 km d'avventura fra boschi incantati e antichi siti romanici
Ecco il video di presentazione ......
Se sei interessato a percorrere una parte o l'intero percorso
Non esitare .... 3479823297 Marco
venerdì 30 settembre 2016
Da Saluggia a Roma a piedi sulla via Francigena
Venerdi 30 settembre ore 21 presso la Biblioteca di Saluggia
Da Saluggia a Roma a piedi 870 km in 23 giorni
Un viaggio, un avventura fra natura , storia , spiritualità a bellissimi incontri fino alla città eterna
Qui ...VIDEO PROMO
Da Saluggia a Roma a piedi 870 km in 23 giorni
Un viaggio, un avventura fra natura , storia , spiritualità a bellissimi incontri fino alla città eterna
Qui ...VIDEO PROMO
Da Saluggia a Roma a piedi sulla via Francigena
Venerdi 30 settembre ore 21 presso la Biblioteca di Saluggia
Da Saluggia a Roma a piedi 870 km in 23 giorni
Un viaggio, un avventura fra natura , storia , spiritualità a bellissimi incontri fino alla città eterna
Qui ...VIDEO PROMO
Da Saluggia a Roma a piedi 870 km in 23 giorni
Un viaggio, un avventura fra natura , storia , spiritualità a bellissimi incontri fino alla città eterna
Qui ...VIDEO PROMO
martedì 27 settembre 2016
lunedì 19 settembre 2016
mercoledì 14 settembre 2016
lunedì 12 settembre 2016
Superga - Crea
22 - 23 ottobre 2016
Superga - Crea a piedi
per info e prenotazioni : 3479823297
Chiusura iscrizioni : 25 settembre
Superga - Crea a piedi
per info e prenotazioni : 3479823297
Chiusura iscrizioni : 25 settembre
Saluggia - Colle Don Bosco
2 ottobre 2016
Da Saluggia a Colle Don Bosco a piedi
Km 42 dislivello D+ 900
prenotazioni entro il 25 settembre
Info : 3479823297 Marco
Da Saluggia a Colle Don Bosco a piedi
Km 42 dislivello D+ 900
prenotazioni entro il 25 settembre
Info : 3479823297 Marco
Aggiungi didascalia |
25 settembre escursione al San Besso
Domenica 25 settembre
Escursione al San Besso
Info : 3479823297 Marco
Prenotazioni entro 20 settembre
Escursione al San Besso
Info : 3479823297 Marco
Prenotazioni entro 20 settembre
mercoledì 24 agosto 2016
domenica 26 giugno 2016
Gita al lago Miserin
Qualche scatto della gita del 26 giugno al Miserin
Pare Alaska ,,, Norvegia .... invece a due passi da casa !!!!
Pare Alaska ,,, Norvegia .... invece a due passi da casa !!!!
mercoledì 15 giugno 2016
Video " dalla pianura al mare " 2016
Video della traversata dalla pianura al mare 2016
martedì 14 giugno 2016
Dalla pianura al mare ... Sal Mar 2016
Qualche scatto e qualche commento dei partecipanti alla traversata " Dalla pianura al mare "
Saluggia - Albisola Km 165
Sal Mar 2016
" A"
Saluggia - Albisola Km 165
Sal Mar 2016
" A"
Il giorno dopo...ti senti
strana, ti manca il terreno sotto i piedi, ti mancano gli amici, sempre pronti
passo dopo passo, ti mancano i km, oggi quanti saranno ,qual'e' il prossimo
paese, ti mancano le pipi 'fatte insieme ,le risate ,e le sudate fatiche ...mi piace il pensiero di
Concetta ,questo non e' la fine di un viaggio ma bensi l'inizio di un percorso ,con delle tappe da
percorrere ognuno con i propri tempi e le proprie pause, anche quelle che non
si vorrebbero fare, si impara ad ascoltare noi e gli altri a condividere ,ad
aiutare chi non arriva a prendere la ciliegia perche 'il ramo e' troppo
alto...e veramente passo dopo passo si impara qualcosa di nuovo .Oggi mi
bruciavano i piedi ... continuavo a guardarli ma non vedevo nulla, allora li ho
massaggiati ,rinfrescati , coccolati ...ma nulla ...allora ho capito ,li ho portati a fare due
passi .Grazie a tutti ,veramente
concordo con Anna Rita ognuno di noi e' veramente speciale .Alla prossima.
"M"
Ragazzi
che avventura. Io ho ancora fuso orario sfalsato, sarà per questo che sono qui
a riflettere invece che a dormire. Ogni avventura ti lascia segni e domande.
Ero partita tranquilla, sicura, ma il bello è che niente di quello che ti
lascia qualcosa è mai scontato. Il tempo in questi frangenti si dilata e il
gruppo con cui viaggi diventa la tua famiglia, con screzi, rimbrotti, consigli
e sostegno. Vedi che la tua fatica è quella dei compagni e questo ti fa andare
avanti anche quando non c'è la fai più. Le vesciche spariranno ma quanto
abbiamo condiviso no. Grazie a tutti.
"A"
Anche per me è stata
un'avventura unica...ormai questo bel gruppo si è ben amalgamato e quando si
condivide tutto, si diventa complici, ci si conforta e ci si aiuta....come si
fa con questo tipo di esperienza, allora la confidenza si allarga e l'amicizia
unisce le nostre diversità. Pochi giorni che rimarranno impressi...
"A.R"
Oggi si riparte con la quotidianità,
ma il viaggio fatto insieme segnato da tante emozioni, fatiche, dolori ma tanta
gioia ce lo porteremo dentro per sempre cosi come tutto ció che lo stesso ha
insegnato ad ognuno di noi. Grazie ragazzi per la bella compagnia....ognuno è
una persona speciale.
"S"
La fatica ,le vesciche ,il male
ai muscoli se ne andranno in pochi giorni e ce lo dimenticheremo...l'avventura
trascorsa insieme e la condivisione rimarranno invece nei nostri ricordi e nei
nostri cuori...buona giornata a tutti!!!!
Qualche settimana fa ho
partecipato ad un seminario dove ho conosciuto un bravo Maestro: al posto di un
allenamento iniziale "duro" come fanno di solito gli accademici, ci
ha parlato dei diritti umani e della cooperazione sostituendo la competizione. Nessuno
di noi puo ' "crescere" se non c'e' cooperazione, collaborazione .Mi torna in
mente la parabola dei ricci che per sopportare i rigori dell'inverno dovevano
dormire tutti insieme per scaldarsi. Fino a quando alcuni di loro non hanno
deciso di dormire da soli per evitare gli aculei degli altri con la conseguenza
di trovare morte certa .La morale di fondo e' che nessuno di noi puo' esistere
senza l'altro.
"C"
Mi piace pensare (forse anche per consolarmi un po') che
questo cammino non sia terminato... ma che sia la tappa di un grande viaggio...
e, sperando di poter condividere la prossima tappa con
voi, vi auguro un meritatissimo riposo
lunedì 23 maggio 2016
mercoledì 27 aprile 2016
Orta Bis
Orta ... secondo giro ....
Orta Bis
Stesso percorso una settimana dopo ….sicuro ?
Questo mi pare un posto “ nuovo “
Stessi paesi, stesse soste, stessi passi , stessi alberi e
panorami ma… questa è un'altra storia.
Oggi il lago ci accoglie con vento e sole .
Il cielo è terso , color cobalto le giovani foglie dei faggi
ci incantano gli occhi.
Questi due giorni profumano di primavera
Un esplosione di vita
Sotto di noi il lago pare un pezzo di cielo caduto nel
grembo della terra eppure…..
Eppure le nuvole della scorsa settimana non sono cosi lontane, non sono svanite hanno
semplicemente preso un’altra forma , sono
rugiada , sono piccoli rigagnoli e torrenti che scendono giù verso il lago .
Alcune gocce stanno
risalendo in cielo… le sento …. Piccoli frammenti di nuvole scaldate dal sole
lasciano la terra portando con se un ricordo, una fragranza di ciò che è stato il loro viaggio sulla
terra .
Basta stendersi in un prato, socchiudere gli occhi per
sentirne la fragranza il profumo che
inebria l’aria .
Mangiamo avvolti dal profumo di timo serpillo , scivoliamo
giù sulle rive del lago assaporando il nettare dei glicini in fiore per poi
tuffarci in un mare di pini inebriati da profumi balsamici .
Io….. piccola goccia d’acqua porterò con me un ricordo un
profumo di questa bella terra e di questo bel tempo trascorso insieme in un
mondo a noi così vicino e così lontano.
Buon cammino a
tutti
mercoledì 20 aprile 2016
Orta
Ecco il video e un piccolo resoconto del giro al lago d'Orta
Km 58 dislivello 2100 D+
Km 58 dislivello 2100 D+
Pensieri vaganti post
Orta...
Guardo fuori dalla finestra il cielo è terso , blu color cobalto il temporale di ieri ha scaraventato a terra tonnellate d’acqua , sono passati solo due giorni dal rientro a casa da Orta eppure mi sembra una vita .
Cosa mi son portato a casa dal lago ? cos’è rimasto dentro di me ?
Sono stati due giorni molto intensi sono “ scappati “ via in un sol respiro.
Questo “ giro di giostra” intorno al lago lo dedico al Tao
Cosa centra il Tao con il camminare ?
Il Tao è il principio delle forze opposte che generano la vita , l’universo…l’incanto …
Beh.. osservando bene, il Tao lo si può ritrovare in tutto ciò che ci circonda fuori e anche dentro di noi
Il bellissimo bosco di faggi che abbiamo attraversato è il Tao
La vita e la morte nel bosco sono il Tao
Le foglie morte e rinsecchite che abbiamo calpestato così come le gemme color smeraldo che hanno incantato i nostri occhi sono il Tao
La nebbia e le nuvole basse che hanno ovattato i suoni , le gocce d’acqua che leggere cadevano dalle gemme appena sbocciate sono il Tao
I miei pensieri così contrastanti rapiti dalla bellezza del bosco e dalla responsabilità di accompagnarvi in un mondo incantato sono il Tao
La fatica , la tensione , la gioia così come la rigidità , il dolore , la spensieratezza hanno riempito ogni istate di questa bella avventura condivisa con voi.
E’ proprio vero “ Noi siamo nel tutto “
“ Noi siamo il tutto “ “ Non c’è separazione “
Siamo la fatica , la gioia cosi come siamo l’insicurezza
La nostra forza , la nostra speranza è l’unione
La parola chiave è “ INSIEME “
Guardo fuori dalla finestra il cielo è terso , blu color cobalto il temporale di ieri ha scaraventato a terra tonnellate d’acqua , sono passati solo due giorni dal rientro a casa da Orta eppure mi sembra una vita .
Cosa mi son portato a casa dal lago ? cos’è rimasto dentro di me ?
Sono stati due giorni molto intensi sono “ scappati “ via in un sol respiro.
Questo “ giro di giostra” intorno al lago lo dedico al Tao
Cosa centra il Tao con il camminare ?
Il Tao è il principio delle forze opposte che generano la vita , l’universo…l’incanto …
Beh.. osservando bene, il Tao lo si può ritrovare in tutto ciò che ci circonda fuori e anche dentro di noi
Il bellissimo bosco di faggi che abbiamo attraversato è il Tao
La vita e la morte nel bosco sono il Tao
Le foglie morte e rinsecchite che abbiamo calpestato così come le gemme color smeraldo che hanno incantato i nostri occhi sono il Tao
La nebbia e le nuvole basse che hanno ovattato i suoni , le gocce d’acqua che leggere cadevano dalle gemme appena sbocciate sono il Tao
I miei pensieri così contrastanti rapiti dalla bellezza del bosco e dalla responsabilità di accompagnarvi in un mondo incantato sono il Tao
La fatica , la tensione , la gioia così come la rigidità , il dolore , la spensieratezza hanno riempito ogni istate di questa bella avventura condivisa con voi.
E’ proprio vero “ Noi siamo nel tutto “
“ Noi siamo il tutto “ “ Non c’è separazione “
Siamo la fatica , la gioia cosi come siamo l’insicurezza
La nostra forza , la nostra speranza è l’unione
La parola chiave è “ INSIEME “
mercoledì 6 aprile 2016
Presentazione libro " ERBE"
Venerdì 29 aprile 2016
Presentazione del mio ultimo libro
"ERBE" ed. Priuli & Verlucca
ore 20:45 Visita al castello e ai sui meravigliosi giardini
ore 21:15 Proiezione e presentazione del testo
INGRESSO : GRATUITO
Info : Marco 3479823297
mercoledì 30 marzo 2016
Video di presentazione di "Erbe"
Video di presentazione del mio nuovo libro "Erbe " Ed. Priuli & Verlucca
martedì 29 marzo 2016
Erbe
Ci siamo ... è in arrivo il mio nuovo LIBRO !!!! In edicola
a partire dal 1 aprile 2016 in allegato a " La Stampa " Ed. Priuli
& Verlucca euro 8, 90 .
giovedì 10 marzo 2016
Giro in " Munfra "
Qualche scatto del bellissimo giro in Monferrato ( Munfrà) con una spruzzatina di neve
Percorso : Piagera- Rairolo-Monte Favato-Odalengo- Sant'Antonio- Scandolera- Moncestino- Piagera
Km 29 dislivello metri 1050 D+
Percorso : Piagera- Rairolo-Monte Favato-Odalengo- Sant'Antonio- Scandolera- Moncestino- Piagera
Km 29 dislivello metri 1050 D+
Castello di Gabbiano |
Una goccia di sole nella neve |
Un mare di zolle |
ombre |
magia...magia |
spazi aperti |
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