giovedì 29 dicembre 2016

Siamo nati nomadi

Siamo nati nomadi
il nostro spirito risuona al rintocco dei nostri passi
Il respiro si fa leggero, sempre più lieve .
La nostra mente si solleva si innalza a orizzonti sempre più alti .
La terra chiama .
Antiche memorie riaffiorano dal nostro cuore
La strada è li, di fronte a noi
Un desiderio antico ci pervade
Cos’è il cammino se non la metafora della vita  ?
Lasciare il certo per l’incerto
Staccarsi dal conosciuto e immergersi nell’ignoto
Abbandonare il nido … le nostre sicurezze
Ancora una volta , là fuori , qualcosa ci chiama
Certe volte il richiamo è appena sussurrato nel nostro cuore ,pare  la voce di un fanciullo
Altre volte è come il  tuono e ci scuote il petto
Un vento di passione ci avvolge
E ci ritroviamo sulla strada
Un giorno… un passo
Una vita… un respiro….                      
 Marco                      
 nel 2016...  3516 km


martedì 22 novembre 2016

Aggiornamento APPUNTAMENTI

Calendario prossimi  appuntamenti

Domenica  11 dicembre 2016   Valsusa Trail
Bellissimo percorso nei pressi della Sacra di San Michele  km  25  dislivello 1400 D+

Martedi  13 dicembre 2016 uscita notturna  Castagneto  Po   salita alla croce del Vaj  con vin brulè e panettone
Uscita facilissima !!! Tutti al passo del più lento  !!!!!  km 5-6

Martedi  20 dicembre 2016 alla ricerca di Babbo Natale   uscita notturna in centro a Torino  ( luci d’artista ) con  cioccolata calda a fine passeggiata   km 8 circa    


14 gennaio 2017   Non mancate alla …..notte bianca !!!! percorso  di 1,3,7,10,30,40,55 ,57   km  a seconda del grado di allenamento   in Munfrà  partenza da Casalborgone ore 23   pasta party finale per tutti 

sabato 19 novembre 2016

Notte Bianca in Munfrà

Sabato 14 gennaio 2017
Trail auto gestito " La Notte Bianca "
Km 57   circa   su sentieri e strade bianche
Partenza da Casalborgone ore 23
Arrivo a Casalborgone  ore 12
Un mare senza confine di colline, vigneti, boschi, e antiche pievi
Sarà una bellissima avventura in una terra sospesa , incantevole e incantata  forse anche un po' dimenticata .
Una " Terra di Mezzo "  fra la pianura e il mare
Terra di vigneti e tartufaie , terra che risuona di antichi profumi che vi ruberanno il cuore '
Percorso : Casalborgone , Castagneto Po, Berzano San Pietro , Vezzolano , Aramengo , Tonengo , Piazzo , Lauriano , Casalborgone
Pasta Party Finale
Chiusura iscrizioni 1 gennaio 2017


Notte Bianca in Munfrà

Sabato 14 gennaio 2017
Trail auto gestito " La Notte Bianca "
Km 57   circa   su sentieri e strade bianche
Partenza da Casalborgone ore 23
Arrivo a Casalborgone  ore 12
Un mare senza confine di colline, vigneti, boschi, e antiche pievi
Sarà una bellissima avventura in una terra sospesa , incantevole e incantata  forse anche un po' dimenticata .
Una " Terra di Mezzo "  fra la pianura e il mare
Terra di vigneti e tartufaie , terra che risuona di antichi profumi che vi ruberanno il cuore '
Percorso : Casalborgone , Castagneto Po, Berzano San Pietro , Vezzolano , Aramengo , Tonengo , Piazzo , Lauriano , Casalborgone
Pasta Party Finale
Chiusura iscrizioni 1 gennaio 2017


sabato 12 novembre 2016

Rivoli...Moncuni...Avigliana

Domenica 20 novembre 2016
Escursione  “ Collina morenica di Rivoli …Moncuni…laghi di Avigliana “
Km 26 circa
La gita si svolge su terreno collinare ( sentieri e strade bianche )
Prenotazione entro giovedì 17 novembre
Costo euro 10

Per partecipare è necessaria tessera associativa Arci Zeta



sabato 5 novembre 2016

Crescere camminando

WALKING


Il camminare come strumento di sviluppo personale e professionale
Come nasce l’ipotesi
La storia del termine walking non è casuale ; risulta meno collegata con un attività di tipo sportivo  ed identifica un obbiettivo non solo esterno ma anche interno ( il percorso dentro di sè )
Il termine camminare è quindi più funzionale per delineare uno strumento di crescita e di formazione .
Mi sono avvicinato alla camminata formativa  individuando , soprattutto durante le camminate in solitaria , intensi momenti e passaggi di crescita personale come per esempio , la gestione delle paure ( del buio, del perdersi, degli animali, del vuoto ) , il superamento di vincoli  e limiti auto imposti , i criteri utilizzati per decidere in che direzione muoversi , la gestione della fatica e lo sviluppo della tenacia  ecc…
Camminare : un ‘attività antica e simbolica
L’evoluzione ci ha voluto viaggiatori . Dimorare durevolmente , in caverne  o castelli , è stata più di una condizione sporadica nella storia dell’uomo. L’insediamento  prolungato ha un asse verticale di circa diecimila anni , una goccia nell’oceano del tempo evolutivo.
Siamo viaggiatori dalla nascita
I pochi popoli primitivi degli angoli dimenticati della Terra comprendono molto bene questa semplice verità,  sono in perpetuo movimento .
Attualmente l’energia umana in senso stretto , derivante dalle risorse più elementari del corpo camminare, correre, nuotare ecc.. ) viene stimolata di rado nel corso della vita quotidiana in rapporto al lavoro , agli spostamenti  trovandosi ridotta a pura area di svago e tempo libero. Questa mancanza intacca pesantemente  la visione che l’uomo ha del mondo , limita il suo campo d’azione nel reale , diminuisce il suo senso di conoscenza  dell’io, indebolisce la sua conoscenza delle cose.
Rispetto al camminare grandi maestri sono coloro che per secoli hanno percorso la superfice di un essere che amano , la Terra : gli Indios.
Per questo molti suggerimenti sull’ applicabilità formativa del camminare ci vengono direttamente da loro.
Come occidentali , tendiamo a pensare che lo spostamento possieda due punti principali : l’inizio e la fine .
In questo modo un percorso qualsiasi , sia a piedi che su un veicolo , diventa privo di interesse  nei punti intermedi. Quello che conta è arrivare , meglio se in tempi brevi. La caratteristica di questo tipo di approccio è l’ansia di arrivare oppure al contrario l’ansia per ciò che si sta lasciando.
L’uomo moderno trova grandi difficoltà a collocarsi dove realmente si trova nel :  qui ed ora .
Cosi in occidente la camminata è solo un mezzo per raggiungere un posto, è di solito faticosa e si desidera  che termini il più presto possibile .
Il senso di fatica , in realtà , dipende più dall’energia sprecata che dall’energia necessaria per camminare .
Sprechiamo energia concentrandoci  soprattutto sui nostri pensieri invece che sull’attività del nostro corpo.
Camminare in questo modo disattento , senza auto consapevolezza non solo stanca ma è anche pericoloso. Per questo la maggior parte delle persone ha paura di camminare in posti che non conosce , camminare di notte  o semplicemente camminare . L’indio al contrario , dopo secoli di viaggia a piedi, sa che una camminata è, oltre che un mezzo per arrivare da qualche parte , il mezzo per essere dove si è e per questo capire meglio chi si è.
Se si dirige da qualche parte sa che una camminata, per lunga che sia, è fatta  di un passo alla volta . E’ per questo che un indio quando cammina non guarda in avanti o verso la cima della montagna che sta salendo, ma guarda la terra sotto i suoi piedi.
Forse è proprio perché  camminare è un attività cosi innata ed antica  che possiede tutta una gamma di connotazioni metaforiche  tra le quali scegliere per costruire attorno ad esse percorsi formativi
·         La camminata come obbiettivo/ meta da raggiungere ( il futuro , ciò a cui si va incontro )
·         La camminata come allontanamento dal passato ( ciò che si lascia )
·         La camminata come processo di attenzione ( qui ed ora )
·         La camminata come blocco emotivo da superare  , abbattimento di limiti e pensieri negativi
( es.. camminata notturna )
·         La camminata come ritrovamento di valori ( ciò che è veramente importante )
Camminare aiuta a comprendere il proprio atteggiamento di fronte al cambiamento ed a sviluppare la capacità di adattamento ( flessibilità )
Camminare ci permette di vivere , attraverso il contatto con la natura tutta una serie di disagi  a cui comunemente non siamo più abituati . Il bosco, il fiume , la montagna  sperimentati in ogni condizione atmosferica  pioggia , neve , vento, freddo, sole  oppure di notte offrono sensazioni e percezioni particolari, uniche ed irripetibili permettendoci di confrontarci con il nostro modo di vivere il disagio e di fronteggiarlo.
Nella mentalità corrente il contatto con la natura ravvicinato è da evitare , ci sono condizioni precise da cui mettersi al riparo . Un luogo comune della società moderna iper protettrice è il “ non esco perché fa freddo, perché piove ,devo stare attento alle pozzanghere non mi devo sporcare , non devo sedermi per terra non devo sudare  ecc… “ Il fatto di vedere tutto ciò che non è asciutto soleggiato come qualcosa da evitare ha creato  questo blocco mentale che ci impedisce di vivere appieno tutti i fenomeni naturali e riceverne di conseguenza benefici sia fisici ( una potente carica energetica ) che emotivi ( una sensazione di profonda intimità con l’ambiente naturale che ci circonda )
La necessità di affrontare disagi di tipo climatico ma anche di tipo più interno ( la fatica ) ci permette innanzi tutto di sperimentarli , di analizzare il proprio modo di affrontarli e quello impiegato dagli altri , di cogliere come in realtà sia la propria percezione soggettiva della situazione a renderla piacevole  o spiacevole .
Camminate di una certa lunghezza fanno emergere un nuovo modo di vivere il tempo . Chi cammina si colloca piuttosto che nello spazio nel tempo scandito da tutta una serie di eventi di cui si riappropria ( i pasti , il riposo, il sonno , le funzioni fisiologiche , il silenzio )
La variabile del tempo può essere stressata progettando camminate senza un obbiettivo finale , senza una meta definita in modo che i partecipanti acquisiscano consapevolezza  su un modo di vivere il tempo completamente diverso da quello quotidiano . Abituati a muoverci in una vita che sembra una ladra di tempo , come reagiamo e gestiamo un ‘abbondanza di tempo ? come riempiamo il vuoto che si crea ?quali sentimenti emergono ?
L’attività del camminare fa esplodere la variabile del ritmo con cui individui e gruppo nel complesso si stanno muovendo . Indipendentemente dalla fatica provata e dal tipo di allenamento pregresso, durante una camminata alcuni tendono a “ correre”  a discapito di una lentezza consapevole . In questo senso camminare è una bella metafore dell’esistenza , qualcosa di incompiuto che sfida  continuamente lo squilibrio.
Tecniche  di cammino 
·         MINDFULLNESS   WALKING
·         INDIAN WALKING

                    fonte :qui



Crescere camminando

WALKING


Il camminare come strumento di sviluppo personale e professionale
Come nasce l’ipotesi
La storia del termine walking non è casuale ; risulta meno collegata con un attività di tipo sportivo  ed identifica un obbiettivo non solo esterno ma anche interno ( il percorso dentro di sè )
Il termine camminare è quindi più funzionale per delineare uno strumento di crescita e di formazione .
Mi sono avvicinato alla camminata formativa  individuando , soprattutto durante le camminate in solitaria , intensi momenti e passaggi di crescita personale come per esempio , la gestione delle paure ( del buio, del perdersi, degli animali, del vuoto ) , il superamento di vincoli  e limiti auto imposti , i criteri utilizzati per decidere in che direzione muoversi , la gestione della fatica e lo sviluppo della tenacia  ecc…
Camminare : un ‘attività antica e simbolica
L’evoluzione ci ha voluto viaggiatori . Dimorare durevolmente , in caverne  o castelli , è stata più di una condizione sporadica nella storia dell’uomo. L’insediamento  prolungato ha un asse verticale di circa diecimila anni , una goccia nell’oceano del tempo evolutivo.
Siamo viaggiatori dalla nascita
I pochi popoli primitivi degli angoli dimenticati della Terra comprendono molto bene questa semplice verità,  sono in perpetuo movimento .
Attualmente l’energia umana in senso stretto , derivante dalle risorse più elementari del corpo camminare, correre, nuotare ecc.. ) viene stimolata di rado nel corso della vita quotidiana in rapporto al lavoro , agli spostamenti  trovandosi ridotta a pura area di svago e tempo libero. Questa mancanza intacca pesantemente  la visione che l’uomo ha del mondo , limita il suo campo d’azione nel reale , diminuisce il suo senso di conoscenza  dell’io, indebolisce la sua conoscenza delle cose.
Rispetto al camminare grandi maestri sono coloro che per secoli hanno percorso la superfice di un essere che amano , la Terra : gli Indios.
Per questo molti suggerimenti sull’ applicabilità formativa del camminare ci vengono direttamente da loro.
Come occidentali , tendiamo a pensare che lo spostamento possieda due punti principali : l’inizio e la fine .
In questo modo un percorso qualsiasi , sia a piedi che su un veicolo , diventa privo di interesse  nei punti intermedi. Quello che conta è arrivare , meglio se in tempi brevi. La caratteristica di questo tipo di approccio è l’ansia di arrivare oppure al contrario l’ansia per ciò che si sta lasciando.
L’uomo moderno trova grandi difficoltà a collocarsi dove realmente si trova nel :  qui ed ora .
Cosi in occidente la camminata è solo un mezzo per raggiungere un posto, è di solito faticosa e si desidera  che termini il più presto possibile .
Il senso di fatica , in realtà , dipende più dall’energia sprecata che dall’energia necessaria per camminare .
Sprechiamo energia concentrandoci  soprattutto sui nostri pensieri invece che sull’attività del nostro corpo.
Camminare in questo modo disattento , senza auto consapevolezza non solo stanca ma è anche pericoloso. Per questo la maggior parte delle persone ha paura di camminare in posti che non conosce , camminare di notte  o semplicemente camminare . L’indio al contrario , dopo secoli di viaggia a piedi, sa che una camminata è, oltre che un mezzo per arrivare da qualche parte , il mezzo per essere dove si è e per questo capire meglio chi si è.
Se si dirige da qualche parte sa che una camminata, per lunga che sia, è fatta  di un passo alla volta . E’ per questo che un indio quando cammina non guarda in avanti o verso la cima della montagna che sta salendo, ma guarda la terra sotto i suoi piedi.
Forse è proprio perché  camminare è un attività cosi innata ed antica  che possiede tutta una gamma di connotazioni metaforiche  tra le quali scegliere per costruire attorno ad esse percorsi formativi
·         La camminata come obbiettivo/ meta da raggiungere ( il futuro , ciò a cui si va incontro )
·         La camminata come allontanamento dal passato ( ciò che si lascia )
·         La camminata come processo di attenzione ( qui ed ora )
·         La camminata come blocco emotivo da superare  , abbattimento di limiti e pensieri negativi
( es.. camminata notturna )
·         La camminata come ritrovamento di valori ( ciò che è veramente importante )
Camminare aiuta a comprendere il proprio atteggiamento di fronte al cambiamento ed a sviluppare la capacità di adattamento ( flessibilità )
Camminare ci permette di vivere , attraverso il contatto con la natura tutta una serie di disagi  a cui comunemente non siamo più abituati . Il bosco, il fiume , la montagna  sperimentati in ogni condizione atmosferica  pioggia , neve , vento, freddo, sole  oppure di notte offrono sensazioni e percezioni particolari, uniche ed irripetibili permettendoci di confrontarci con il nostro modo di vivere il disagio e di fronteggiarlo.
Nella mentalità corrente il contatto con la natura ravvicinato è da evitare , ci sono condizioni precise da cui mettersi al riparo . Un luogo comune della società moderna iper protettrice è il “ non esco perché fa freddo, perché piove ,devo stare attento alle pozzanghere non mi devo sporcare , non devo sedermi per terra non devo sudare  ecc… “ Il fatto di vedere tutto ciò che non è asciutto soleggiato come qualcosa da evitare ha creato  questo blocco mentale che ci impedisce di vivere appieno tutti i fenomeni naturali e riceverne di conseguenza benefici sia fisici ( una potente carica energetica ) che emotivi ( una sensazione di profonda intimità con l’ambiente naturale che ci circonda )
La necessità di affrontare disagi di tipo climatico ma anche di tipo più interno ( la fatica ) ci permette innanzi tutto di sperimentarli , di analizzare il proprio modo di affrontarli e quello impiegato dagli altri , di cogliere come in realtà sia la propria percezione soggettiva della situazione a renderla piacevole  o spiacevole .
Camminate di una certa lunghezza fanno emergere un nuovo modo di vivere il tempo . Chi cammina si colloca piuttosto che nello spazio nel tempo scandito da tutta una serie di eventi di cui si riappropria ( i pasti , il riposo, il sonno , le funzioni fisiologiche , il silenzio )
La variabile del tempo può essere stressata progettando camminate senza un obbiettivo finale , senza una meta definita in modo che i partecipanti acquisiscano consapevolezza  su un modo di vivere il tempo completamente diverso da quello quotidiano . Abituati a muoverci in una vita che sembra una ladra di tempo , come reagiamo e gestiamo un ‘abbondanza di tempo ? come riempiamo il vuoto che si crea ?quali sentimenti emergono ?
L’attività del camminare fa esplodere la variabile del ritmo con cui individui e gruppo nel complesso si stanno muovendo . Indipendentemente dalla fatica provata e dal tipo di allenamento pregresso, durante una camminata alcuni tendono a “ correre”  a discapito di una lentezza consapevole . In questo senso camminare è una bella metafore dell’esistenza , qualcosa di incompiuto che sfida  continuamente lo squilibrio.
Tecniche  di cammino 
·         MINDFULLNESS   WALKING
·         INDIAN WALKING

                    fonte :qui



mercoledì 2 novembre 2016

mercoledì 12 ottobre 2016

PoMonf

Po Monf 
Nasce un nuovo percorso nel cuore del Monferrato 
Il percorso si snoda fra Casalborgone , Castagneto Po, Berzano , Aramengo, Tonengo, Piazzo  e Lauriano   per un totale di 52 km d'avventura fra boschi incantati e antichi siti romanici
Ecco il video di presentazione ......

 
Se sei interessato a percorrere una parte o l'intero percorso
Non esitare .... 3479823297 Marco 

venerdì 30 settembre 2016

Da Saluggia a Roma a piedi sulla via Francigena

Venerdi 30 settembre ore 21 presso la Biblioteca di Saluggia

Da Saluggia a Roma a piedi 870 km in 23 giorni
Un viaggio, un avventura fra  natura , storia , spiritualità a bellissimi incontri fino alla città eterna

Qui ...VIDEO PROMO



Da Saluggia a Roma a piedi sulla via Francigena

Venerdi 30 settembre ore 21 presso la Biblioteca di Saluggia

Da Saluggia a Roma a piedi 870 km in 23 giorni
Un viaggio, un avventura fra  natura , storia , spiritualità a bellissimi incontri fino alla città eterna

Qui ...VIDEO PROMO



lunedì 12 settembre 2016

Superga - Crea

22 - 23 ottobre 2016
Superga - Crea   a piedi
per info e prenotazioni  : 3479823297
Chiusura iscrizioni : 25 settembre



Saluggia - Colle Don Bosco

2 ottobre 2016
Da Saluggia a Colle Don Bosco a piedi
Km 42   dislivello D+ 900
prenotazioni entro il 25 settembre
Info : 3479823297 Marco

Aggiungi didascalia

25 settembre escursione al San Besso

Domenica 25 settembre
Escursione al San Besso
Info : 3479823297 Marco
Prenotazioni entro 20 settembre


domenica 26 giugno 2016

Gita al lago Miserin

Qualche scatto della gita  del 26 giugno al Miserin
Pare Alaska ,,, Norvegia .... invece a due passi da casa !!!!








martedì 14 giugno 2016

Dalla pianura al mare ... Sal Mar 2016

Qualche scatto e qualche commento dei partecipanti alla traversata " Dalla pianura al mare "
Saluggia - Albisola Km 165
Sal Mar 2016

" A"
Il giorno dopo...ti senti strana, ti manca il terreno sotto i piedi, ti mancano gli amici, sempre pronti passo dopo passo, ti mancano i km, oggi quanti saranno ,qual'e' il prossimo paese, ti mancano le pipi 'fatte insieme ,le risate ,e le  sudate fatiche ...mi piace il pensiero di Concetta ,questo non e' la fine di un viaggio ma bensi  l'inizio di un percorso ,con delle tappe da percorrere ognuno con i propri tempi e le proprie pause, anche quelle che non si vorrebbero fare, si impara ad ascoltare noi e gli altri a condividere ,ad aiutare chi non arriva a prendere la ciliegia perche 'il ramo e' troppo alto...e veramente passo dopo passo si impara qualcosa di nuovo .Oggi mi bruciavano i piedi ... continuavo a guardarli ma non vedevo nulla, allora li ho massaggiati ,rinfrescati , coccolati ...ma nulla  ...allora ho capito ,li ho portati a fare due passi  .Grazie a tutti ,veramente concordo con Anna Rita ognuno di noi e' veramente speciale .Alla prossima.

"M"
Ragazzi che avventura. Io ho ancora fuso orario sfalsato, sarà per questo che sono qui a riflettere invece che a dormire. Ogni avventura ti lascia segni e domande. Ero partita tranquilla, sicura, ma il bello è che niente di quello che ti lascia qualcosa è mai scontato. Il tempo in questi frangenti si dilata e il gruppo con cui viaggi diventa la tua famiglia, con screzi, rimbrotti, consigli e sostegno. Vedi che la tua fatica è quella dei compagni e questo ti fa andare avanti anche quando non c'è la fai più. Le vesciche spariranno ma quanto abbiamo condiviso no. Grazie a tutti.   
"A"
Anche per me è stata un'avventura unica...ormai questo bel gruppo si è ben amalgamato e quando si condivide tutto, si diventa complici, ci si conforta e ci si aiuta....come si fa con questo tipo di esperienza, allora la confidenza si allarga e l'amicizia unisce le nostre diversità. Pochi giorni che rimarranno impressi...
"A.R"
Oggi si riparte con la quotidianità, ma il viaggio fatto insieme segnato da tante emozioni, fatiche, dolori ma tanta gioia ce lo porteremo dentro per sempre cosi come tutto ció che lo stesso ha insegnato ad ognuno di noi. Grazie ragazzi per la bella compagnia....ognuno è una persona speciale.

"S"
La fatica ,le vesciche ,il male ai muscoli se ne andranno in pochi giorni e ce lo dimenticheremo...l'avventura trascorsa insieme e la condivisione rimarranno invece nei nostri ricordi e nei nostri cuori...buona giornata a tutti!!!!


Qualche settimana fa ho partecipato ad un seminario dove ho conosciuto un bravo Maestro: al posto di un allenamento iniziale "duro" come fanno di solito gli accademici, ci ha parlato dei diritti umani e della cooperazione sostituendo la competizione. Nessuno di noi puo ' "crescere" se non  c'e' cooperazione, collaborazione .Mi torna in mente la parabola dei ricci che per sopportare i rigori dell'inverno dovevano dormire tutti insieme per scaldarsi. Fino a quando alcuni di loro non hanno deciso di dormire da soli per evitare gli aculei degli altri con la conseguenza di trovare morte certa .La morale di fondo e' che nessuno di noi puo' esistere senza l'altro.


"C"
Mi piace pensare (forse anche per consolarmi un po') che questo cammino non sia terminato... ma che sia la tappa di un grande viaggio...
e, sperando di poter condividere la prossima tappa con voi, vi auguro un meritatissimo riposo

mercoledì 27 aprile 2016

Orta Bis

Orta ... secondo giro ....


 
Orta Bis
Stesso percorso una settimana dopo ….sicuro ?
Questo mi pare un posto “ nuovo “
Stessi paesi, stesse soste, stessi passi , stessi alberi e panorami ma… questa è un'altra storia.
Oggi il lago ci accoglie con vento e sole .
Il cielo è terso , color cobalto le giovani foglie dei faggi ci incantano gli occhi.
Questi due giorni profumano di primavera
Un esplosione di vita
Sotto di noi il lago pare un pezzo di cielo caduto nel grembo della terra  eppure…..
Eppure le nuvole della scorsa settimana  non sono cosi lontane, non sono svanite hanno semplicemente preso un’altra forma , sono  rugiada , sono piccoli rigagnoli e torrenti  che scendono giù verso il lago .
Alcune  gocce stanno risalendo in cielo… le sento …. Piccoli frammenti di nuvole scaldate dal sole lasciano la terra portando con se un ricordo, una fragranza  di ciò che è stato il loro viaggio sulla terra .
Basta stendersi in un prato, socchiudere gli occhi per sentirne la fragranza  il profumo che inebria l’aria .
Mangiamo avvolti dal profumo di timo serpillo , scivoliamo giù sulle rive del lago assaporando il nettare dei glicini in fiore per poi tuffarci in un mare di pini inebriati da profumi balsamici .
Io….. piccola goccia d’acqua porterò con me un ricordo un profumo di questa bella terra e di questo bel tempo trascorso insieme in un mondo a noi   così vicino e così lontano.
Buon cammino a  tutti 

mercoledì 20 aprile 2016

Orta

Ecco il video e un piccolo resoconto del giro al lago d'Orta
Km 58 dislivello 2100  D+


Pensieri vaganti post Orta...
Guardo fuori dalla finestra il cielo è terso , blu color cobalto il temporale di ieri ha scaraventato a terra tonnellate d’acqua , sono passati solo due giorni dal rientro a casa da Orta eppure mi sembra una vita .
Cosa mi son portato a casa dal lago ? cos’è rimasto dentro di me ?
Sono stati due giorni molto intensi sono “ scappati “ via in un sol respiro.
Questo “ giro di giostra” intorno al lago lo dedico al Tao
Cosa centra il Tao con il camminare ?
Il Tao è il principio delle forze opposte che generano la vita , l’universo…l’incanto …
Beh.. osservando bene, il Tao lo si può ritrovare in tutto ciò che ci circonda fuori e anche dentro di noi 
Il bellissimo bosco di faggi che abbiamo attraversato è il Tao
La vita e la morte nel bosco sono il Tao
Le foglie morte e rinsecchite che abbiamo calpestato così come le gemme color smeraldo che hanno incantato i nostri occhi sono il Tao 
La nebbia e le nuvole basse che hanno ovattato i suoni , le gocce d’acqua che leggere cadevano dalle gemme appena sbocciate sono il Tao 
I miei pensieri così contrastanti rapiti dalla bellezza del bosco e dalla responsabilità di accompagnarvi in un mondo incantato sono il Tao 
La fatica , la tensione , la gioia così come la rigidità , il dolore , la spensieratezza hanno riempito ogni istate di questa bella avventura condivisa con voi.
E’ proprio vero “ Noi siamo nel tutto “
“ Noi siamo il tutto “ “ Non c’è separazione “
Siamo la fatica , la gioia cosi come siamo l’insicurezza 
La nostra forza , la nostra speranza è l’unione 
La parola chiave è “ INSIEME “

mercoledì 6 aprile 2016

Presentazione libro " ERBE"

Venerdì 29 aprile 2016
Presso il meraviglioso castello di San Sebastiano Po ( To )
link: castello
Presentazione del mio ultimo libro 
"ERBE"  ed. Priuli & Verlucca 

Programma della serata 
ore 20:45   Visita al castello e ai sui meravigliosi giardini
ore  21:15   Proiezione e presentazione del testo
INGRESSO : GRATUITO
Info : Marco 3479823297





mercoledì 30 marzo 2016

martedì 29 marzo 2016

Erbe

Ci siamo ... è in arrivo il mio nuovo LIBRO !!!! In edicola a partire dal 1 aprile 2016 in allegato a " La Stampa " Ed. Priuli & Verlucca euro 8, 90 .



giovedì 10 marzo 2016

Giro in " Munfra "

Qualche scatto del bellissimo giro in Monferrato ( Munfrà) con una spruzzatina di neve
Percorso : Piagera- Rairolo-Monte Favato-Odalengo- Sant'Antonio- Scandolera- Moncestino- Piagera
Km 29  dislivello metri 1050 D+

Castello di Gabbiano

Una goccia di sole nella neve

Un mare di zolle 

ombre

magia...magia 

spazi aperti