giovedì 31 gennaio 2019
martedì 22 gennaio 2019
lunedì 21 gennaio 2019
domenica 20 gennaio 2019
venerdì 18 gennaio 2019
lunedì 14 gennaio 2019
giovedì 10 gennaio 2019
E se incontro un lupo ?
E SE INCONTRO UN LUPO? COME COMPORTARSI IN UN'AREA CON
PRESENZA DI LUPI
Il lupo è una specie ormai distribuita quasi uniformemente
sul territorio italiano, e le possibilità di incontro sono, seppur non
frequenti, sempre maggiori. Il lupo è un animale caratterizzato da una
incredibile plasticità ed adattabilità e non è relegato unicamente all’ambiente
montano, come invece viene pensato nell’immaginario collettivo. Sono ormai
presenti da qualche anno branchi di lupi nelle aree costiere della Toscana
meridionale (le famose immagini di lupi sulla spiaggia), in Salento, nelle
periferie di grandi città, in campi coltivati, tutti ambienti diversi ma con un
unico grande denominatore: disponibilità alimentari e presenza di zone di
rifugio. Quindi come comportarsi in caso di incontro? Come dobbiamo muoverci in
un’area frequentata da lupi?
Qualche semplice regola:
1. Tenere i cani al guinzaglio: questo vale sempre e
ovunque, i cani possono creare disturbo ai lupi presenti in una zona, possono
(anche i più casalinghi) infastidire la fauna, e sì, succede che siano predati
dai lupi. Il cane viene visto come un “invasore” e i lupi non gradiscono.
Sottolineiamo poi sempre il rischio di ibridazione, data dall'accoppiamento tra
cane e lupo.
2. Non lasciare avanzi dei nostri pic-nic, non cercare di
attirare i lupi per fotografarli: nessun animale selvatico deve abituarsi al
cibo umano, né deve associare la presenza dell’uomo a cibo facile, in particolare
i lupi. Il lupo è un animale selvatico e quindi ovviamente potenzialmente
pericoloso. Non ci sono stati attacchi di lupo a uomo da circa 200 anni, ma le
uniche situazioni spiacevoli (al di fuori dell’Italia), sono avvenute a causa
di lupi abituati al cibo.
In caso di incontro:
3. Osserviamo gli animali a distanza, non avviciniamoci: Nel
99% dei casi il lupo (o i lupi) ci guarderà immobile per un pò e poi se ne
andrà, se non sarà schizzato via al primo sguardo. Non fa nessuna differenza
che gli animali siano in più di uno.
4. Se non ci sentiamo tranquilli (non sono situazioni
pericolose, ma non si può impedire a qualcuno di avere paura) alziamo la voce,
facciamo confusione, sbattiamo due sassi in terra. L’animale si spaventerà e se
ne andrà
5. Nel caso di incontro con lupi “confidenti” ossia in
qualche modo un pò abituati all’uomo (vedi punto 2), prendiamoci la
responsabilità di disincentivare questa loro associazione mentale di
uomo-oggetto interessante: come nel punto 4, facciamo rumore e cerchiamo di fargli
capire che l’uomo non è un bell’incontro. Urliamo, alziamo i bastoncini o le
braccia, rendiamoci "spaventosi" ai suoi occhi, così da fare
confusione, per fare qualcosa per far associare al lupo il fatto che l'uomo
possa essere una presenza "spiacevole", e che sarebbe più tranquillo,
senza incontrarlo. Questo non vuol dire andargli incontro, ne tantomeno
avvicinarcisi. Ci sono stati casi, documentati anche da video, di persone a una
quindicina di metri dall'animale. In quel caso, anziché rimanere a fare il
video, o cercare di richiamare il lupo per fare il video piu bello, sarebbe
meglio fare un pò di confusione, per indurre l'animale ad allontanarsi.
Cosa è sbagliato fare?
6. Ululare per attirarli:
l’ululato è una forma comunicativa. I lupi ululano per
segnalare la propria presenza sul territorio, per riunirsi, per salutarsi. In
un’area sono presenti solo i lupi di un branco, lupi estranei vengono
allontanati. Ululare segnala a quel branco che ci sono quindi altri animali
nella loro casa, li disturba, li può costringere a modificare le loro abitudini
territoriali, almeno momentaneamente. In un periodo delicato come la fine
dell’inverno, ossia l’inizio del periodo riproduttivo, ululare può costringere
la femmina a scegliere una tana differente da quella che avrebbe selezionato, e
spesso le zone adatte per la tana o per i rendez-vous (i siti dove in estate
vengono allevati i cuccioli) non sono così tante. Disturbarli può portare
quindi a mettere a rischio la cucciolata o a creare loro ulteriori difficoltà
rispetto a quelle che devono comunque affrontare in un ambiente antropizzato
come il nostro.
7. Avvicinarsi alle aree di rendez-vous (gli “asili” in cui
i cuccioli passano le giornate in attesa del ritorno degli adulti):
a certe persone che non si comportano in maniera etica piace
entrare in queste aree per fotografare (o foto trappolare) facilmente i lupi.
Anche in questo caso il rischio è quello di disturbarli, farli spostare, o
renderli abituati alla nostra presenza e come abbiamo già detto non va bene
Quindi, muovetevi nell’ambiente con attenzione e ricordatevi
che il lupo non è un cartone animato, non è un peluche, non ha bisogno di noi e
non deve essere visto come un essere fantastico, da venerare. E’ un animale
selvatico, da rispettare nel suo ecosistema.
Di Paola Fazzi
Pian del Re
Ieri ispezione ai piedi del Re di Pietra il Monviso
Riprese da Pian della Regina a Pian del Re
Qui nasce il Po e iniziano : Vie delle Terre d'Acqua
Riprese da Pian della Regina a Pian del Re
Qui nasce il Po e iniziano : Vie delle Terre d'Acqua
domenica 6 gennaio 2019
3 Querce ... Ru verda Trail
Pit Pit…Pit…Pittt… Sono le 03:00 quando la sveglia ci butta
giù dal letto.
Colazione , i soliti 2000 controlli di rito per verificare
che nello zaino ci sia tutto il materiale necessario e via si va.
Alle 04:00 in perfetto orario arriva Nazza ci si infila in
auto destinazione Chivasso dove abbiamo un rendez- vous con altri amici , pit-
stop a Gassino e il gruppo è al completo.
Alle 04:55 arriviamo a Pino Torinese . Si spengono le luci
delle auto , ci si guarda in faccia e… “ Ma dobbiamo proprio scendere ? “
Partenza con il brivido: meno 3°/4°
Lentamente le luci del paese si diradano sempre più , di fronte a noi buio pesto…non
una luce e assenza totale di luna .
Ci si infila in una valle , Valle Gola pare un antro oscuro , ogni tanto mi volto a
veder le lampade dei miei compagni: un piccolo serpente si snoda alle mie
spalle e laggiù in fondo una piccola luce rossa mi dice che tutto va bene , ci
siamo tutti … Si va.
Ci inoltriamo nel bosco la lampada frontale illumina i
piccoli cristalli di ghiaccio della bruma che ricoprono ogni cosa : è un mondo
magico.
Un paio di km e arriviamo alla prima “ Ru Verda “ , la
quercia si affaccia su un breve pendio in una piccola radura . Siamo ai suoi
piedi , spegniamo per un attimo le torce e ci ritroviamo sotto un cielo
tempestato di stelle . Na … Meraviglia .
E’ solo un attimo, via , si riparte . Man mano che saliamo
in direzione della basilica di Superga la temperatura si alza . Il bosco ci
coccola , ci protegge dal freddo e dal gelo .
Spesso si cammina su un bel tappeto di foglie che
scricchiolano sotto i nostri piedi .
Il gruppo viaggia leggero e silenzioso , siamo quasi a
Bardassano quando inizia ad albeggiare . Il silenzio della notte è rotto dal
canto dei primi uccelli diurni , anche il gruppo si rilassa l’arrivo del giorno
ci rassicura
Risaliamo una piccola rampa e… ci troviamo immersi nel rosso e arancione .
Un bellissimo sole sta sorgendo da dietro le colline , lentamente l’arco alpino
prende colore e le cime delle Alpi innevate si risvegliano a un nuovo giorno.
Noi proseguiamo il nostro andare, siamo in ritardo di un’ora sulla tabella di
marcia … pazienza .
Si arriva a Bussolino e una super colazione ci ristora. Si
ripartie in direzione del “ Bosc Grand “
dove passiamo a salutare la seconda “ Ru Verda “ da qui … “ Si cala giù“
verso Casalborgone .
Casalborgone .. metà strada circa , qualcuno si ferma ,
altri si uniscono alla truppa , breve pasto e via si riparte … 22 piedi
all’avventura .
Gennaio ? ma no !! fa
caldissimo !! proprio non pare inverno .
Dopo una bella salitina scolliniamo e ci infiliamo in una
valle selvaggia nei pressi di Aramengo .
Si scende , si scende ancora fino al fondovalle , qui ci
aspetta un bellissimo paesaggio , gelo e umidità hanno creato un capolavoro
d’arte orafa , un velo d’argento ricopre ogni cosa … bellissimo.
E’ giusto un attimo perché si risale sulle colline di fronte
e ci si ritrova al sole .
Il tempo corre veloce , le ombre si allungano , in questo
periodo le ore di luce sono davvero poche . Prima del calar del sole decidiamo
di fermarci per una breve merenda e prepararci per l’arrivo della notte .
Il sole cala sulle colline alle nostre spalle , lassù la
chiesa di Cocconato ci indica la presenza umana per il resto … colline e boschi.
Sali scendi, scendi sali , arriviamo alla Pirenta .
Ancora colline , la luce è fioca , le colline che ci
circondano paiono disegnate , appena accennate appese al cielo , lassù fra
l’infinito sorgono le prime stelle , l’orizzonte cede si spegne .
E’ un attimo , un soffio e ci ritroviamo al buio.
Breve pausa a Cortiglione , al bar … quasi un miraggio … in 50 km abbiamo attraversato un paese (Casalborgone ) e un piccolo borgo (
Cortiglione ) … incredibile !!
Ci accoglie la barista una “ Munfrinna “ proprio simpatica “ Am piass” le saccheggiamo
le scorte di crostatine fatte in casa e via .. altro tuffo nel buio selvaggio.
Discesa … Salita , direi… super salita , discesa … direi…
super discesa .
Fortunatamente il terreno ci aiuta , non si scivola , cosi
pian pianino scendiamo sempre più giù.
Il sentiero si fa stretto, ripido, tortuoso, scavato siamo
totalmente immersi nella vegetazione, nel selvaggio ,circondati da felci , rovi
sulle nostre teste rami , liane … una giugla …
La giungla Monferrina.
Al fondo della discesa troviamo un piccolo guado ghiacciato,
poi un enorme e bellissimo prato e siamo in una valle circondati da dolci
colline . Per un istante spegniamo le lampade frontali , uno spettacolo di
stelle infinite .
Si risale verso Scandolera e Verrua per arrivare così alla
terza “ Ru Verda “
E’ bellissima , maestosa e incantata .
Si leva con le sue braccia al cielo e pare toccare le stelle
, un monumento della natura, un esempio di equilibrio fra le forze opposte di
cielo e terra .
Un paio di km ci riportano nella “ civiltà “ a Verrua Savoia
Il sogno è svanito
Bello, brutto, pesante , leggero, stancante , rigenerante ,
gioioso, rabbioso , pauroso, fantastico, avventuroso , infinito , insensato ,
pazzo , coinvolgente , sconvolgente , disarmante … chissà…
A ognuno il suo significato .
Numeri freddi e insignificanti : percorso di 57 km e 1950 D+
Numeri freddi e insignificanti : percorso di 57 km e 1950 D+
giovedì 3 gennaio 2019
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