domenica 6 gennaio 2019

3 Querce ... Ru verda Trail


Pit Pit…Pit…Pittt… Sono le 03:00 quando la sveglia ci butta giù dal letto.
Colazione , i soliti 2000 controlli di rito per verificare che nello zaino ci sia tutto il materiale necessario e via si va.
Alle 04:00 in perfetto orario arriva Nazza ci si infila in auto destinazione Chivasso dove abbiamo un rendez- vous con altri amici , pit- stop a Gassino e il gruppo è al completo.
Alle 04:55 arriviamo a Pino Torinese . Si spengono le luci delle auto , ci si guarda in faccia e… “ Ma dobbiamo proprio scendere ? “
Partenza con il brivido:  meno 3°/4°
Lentamente le luci del paese si diradano  sempre più , di fronte a noi buio pesto…non una luce e assenza totale di luna .
Ci si infila in una valle , Valle Gola  pare un antro oscuro , ogni tanto mi volto a veder le lampade dei miei compagni: un piccolo serpente si snoda alle mie spalle e laggiù in fondo una piccola luce rossa mi dice che tutto va bene , ci siamo tutti … Si va.
Ci inoltriamo nel bosco la lampada frontale illumina i piccoli cristalli di ghiaccio della bruma che ricoprono ogni cosa : è un mondo magico.
Un paio di km e arriviamo alla prima “ Ru Verda “ , la quercia si affaccia su un breve pendio in una piccola radura . Siamo ai suoi piedi , spegniamo per un attimo le torce e ci ritroviamo sotto un cielo tempestato di stelle . Na … Meraviglia .
E’ solo un attimo, via , si riparte . Man mano che saliamo in direzione della basilica di Superga la temperatura si alza . Il bosco ci coccola , ci protegge dal freddo e dal gelo .
Spesso si cammina su un bel tappeto di foglie che scricchiolano sotto i nostri piedi .
Il gruppo viaggia leggero e silenzioso , siamo quasi a Bardassano quando inizia ad albeggiare . Il silenzio della notte è rotto dal canto dei primi uccelli diurni , anche il gruppo si rilassa l’arrivo del giorno ci rassicura
Risaliamo una piccola rampa e…  ci troviamo immersi nel rosso e arancione . Un bellissimo sole sta sorgendo da dietro le colline , lentamente l’arco alpino prende colore e le cime delle Alpi innevate si risvegliano a un nuovo giorno.
Noi proseguiamo il nostro andare,  siamo in ritardo di un’ora sulla tabella di marcia … pazienza .
Si arriva a Bussolino e una super colazione ci ristora. Si ripartie in direzione del “ Bosc Grand “  dove passiamo a salutare la seconda “ Ru Verda “ da qui … “ Si cala giù“ verso Casalborgone .
Casalborgone .. metà strada circa , qualcuno si ferma , altri si uniscono alla truppa , breve pasto e via si riparte … 22 piedi all’avventura .
Gennaio ? ma no !!  fa caldissimo !! proprio non pare inverno .
Dopo una bella salitina scolliniamo e ci infiliamo in una valle selvaggia nei pressi di Aramengo .
Si scende , si scende ancora fino al fondovalle , qui ci aspetta un bellissimo paesaggio , gelo e umidità hanno creato un capolavoro d’arte orafa , un velo d’argento ricopre ogni cosa …  bellissimo.
E’ giusto un attimo perché si risale sulle colline di fronte e ci si ritrova al sole .
Il tempo corre veloce , le ombre si allungano , in questo periodo le ore di luce sono davvero poche . Prima del calar del sole decidiamo di fermarci per una breve merenda e prepararci per l’arrivo della notte .
Il sole cala sulle colline alle nostre spalle , lassù la chiesa di Cocconato ci indica la presenza umana per il resto … colline  e boschi.
Sali scendi, scendi sali , arriviamo alla Pirenta .
Ancora colline , la luce è fioca , le colline che ci circondano paiono disegnate , appena accennate appese al cielo , lassù fra l’infinito sorgono le prime stelle , l’orizzonte cede  si spegne .
E’ un attimo , un soffio e ci ritroviamo al buio.
Breve pausa a Cortiglione , al bar   … quasi un miraggio …  in 50 km abbiamo attraversato un paese  (Casalborgone ) e un piccolo borgo ( Cortiglione ) … incredibile !!
Ci accoglie la barista una “ Munfrinna  “ proprio simpatica “ Am piass” le saccheggiamo le scorte di crostatine fatte in casa e via .. altro tuffo nel buio selvaggio.
Discesa … Salita , direi… super salita , discesa … direi… super discesa .
Fortunatamente il terreno ci aiuta , non si scivola , cosi pian pianino scendiamo sempre più giù.
Il sentiero si fa stretto, ripido, tortuoso, scavato siamo totalmente immersi nella vegetazione, nel selvaggio ,circondati da felci , rovi sulle nostre teste rami , liane … una giugla …
La giungla Monferrina.
Al fondo della discesa troviamo un piccolo guado ghiacciato, poi un enorme e bellissimo prato e siamo in una valle circondati da dolci colline . Per un istante spegniamo le lampade frontali , uno spettacolo di stelle infinite .
Si risale verso Scandolera e Verrua per arrivare così alla terza “ Ru Verda “
E’ bellissima , maestosa e incantata .
Si leva con le sue braccia al cielo e pare toccare le stelle , un monumento della natura, un esempio di equilibrio fra le forze opposte di cielo e terra .
Un paio di km ci riportano nella “ civiltà “ a Verrua Savoia
Il sogno è svanito
Bello, brutto, pesante , leggero, stancante , rigenerante , gioioso, rabbioso , pauroso, fantastico, avventuroso , infinito , insensato , pazzo , coinvolgente , sconvolgente , disarmante … chissà…
A ognuno il suo significato .
Numeri freddi e insignificanti : percorso di 57 km e 1950 D+

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